Tipology Competition // Location Turin, Italy // Surface 2500 mq // Timetable 2015 // Client Regione Piemonte // Project Team Alberto Lessan, Jacopo Bracco, Cecilia Mauro, Chiara Allione //
L'approccio al progetto da noi proposto ha come obiettivo 3 aspetti principali:
- Implementare l'immagine attrattiva del Museo sia nella veste dei suoi locali che in tutto quel che riguarda comunicazione e marketing.
- Adeguare gli spazi e gli ambienti oggetto di intervento conferendo un nuovo aspetto;
- Attivare il museo nelle ore diurne e serali per attività diverse da quella specifica museale;
Riconoscibilità
Cio' che probabilmente cattura maggiormente l'attenzione del nostro progetto è la presenza di un Tirannosauro di proporzioni gigantesche che invade con la sua "stazza" i due cortili e trapassa le maniche del palazzo. In ogni lato del museo, sia che ci si trovi in un ambiente interno o in uno dei suoi spazi aperti è possibile avvistarlo.e rimanerne incuriositi e attirati. La sua bocca aperta pronta a "sbranare" qualsiasi cosa, sarà oggetto di curiosità dei più grandi e dei più piccoli e le sue dimensioni così mastodontiche creeranno uno scenario divertente e ricreativo all'interno del contesto storico barocco di grandissima qualità architettonica. Questo espediente comunicativo (su una scala metrica nettamente maggiore rispetto alle dimensioni a misura umana e a quella degli spazi esistenti) è l'elemento che ci permette di attivare una riconoscibilità del museo non solo per chi ne è attivo fruitore ma anche di chi vorrà scoprire il museo prima di recarcisi. In modo spontaneo e involontario diventerà un simbolo forte del museo. Probabilmente in poco tempo diventerà anche un elemento distintivo di tutta la città di Torino e una delle sue attrazioni ricercate e raggiunte.
Da un punto di vista di fattibilità costruttiva il Tirannosauro è concepito come una serie ravvicinata di tanti elementi in bambù di diversa lunghezza. Ognuno di questi singoli elementi è appeso saldamente, tramite l'uso di cavi d'acciaio (che con dimensioni di sezioni minime riescono a sopportare carichi considerevoli) ad una rete, anch'essa metallica, messa in tensione in prossimità del coronamento dell'edificio. Sarà valutato, in fase di dettaglio e di definizione esecutiva, il grado di labilità e libertà degli elementi. Essi potranno muoversi (in base al posizionamento controllato di vincoli) in base alla quantità di aria e correnti che saranno presenti nei 2 cortili. Da un punto di vista di composizione degli spazi interni, il nostro lavoro si è concentrato nel ripensare, (senza applicare forzatamente una rivoluzione) gli usi e le funzioni dei diversi ambienti.
Abbiamo constatato come uno dei luoghi maggiormente bisognosi di un restyling fosse l'atrio. Abbiamo prefigurato l'inserimento di un Desk o Front Office e Biglietteria tra le due colonne posteriori dell'atrio. Una posizione centrale, facilmente raggiungibile. Anche in questo spazio, (molto importante poiché l'unico, insieme alla caffetteria e al cortile Est, visitabile prima/senza l'acquisto del Ticket) abbiamo voluto conferire un'immagine forte e efficace. Abbiamo inserito, proprio sopra la testa dei visitatori in coda alla biglietteria un SOLE. Una sfera solare di grandi dimensioni percepibile anche dalla via prima dell'ingresso. L'atrio è anche un importante elemento distributivo da cui prendono forma i diversi percorsi del museo.
Gli spazi della farmacia
Uno dei luoghi maggiormente visitati e maggiormente apprezzati di ogni museo è il bookshop di uscita. In questi spazi solitamente si trovano libri, oggetti o manifesti che attraggono l'attenzione, che alimentano la nostra volontà di acquistare souvenirs o di continuare il percorso del museo anche quando si è raggiunto il termine. Per questa ragione abbiamo prefigurato l'utilizzo dei magnifici spazi della ex-farmacia a questa funzione di esplorazione finale. Sarà inoltre anche aperta al pubblico che non necessariamente visitèrà il museo, conferendo all'intera popolazione di Torino la possibilità di fruire di quei magnifici spazi.
I Cortili interni
Nel nostro progetto, abbiamo fortemente caratterizzato i due cortili. Vogliamo che queste 2 areeall'aria aperta possano avere una funzione maggiore di quella che hanno ora. Riteniamo che il rialzamento della linea di sedime (elemento che permette la ventilazione agli ambienti interrati) sia un elemento fortemente negativo, che ritaglia lo spazio fruibile in 2 parti scollegate e separate. Nel cortile Est noi proponiamo la costruzione/montaggio di una piazza rialzata, in legno, (simile a quella che si trova nel vicino Jazz Club di Piazza Valdo Fusi), con l'obiettivo di unificare le due sponde separate e di utilizzare le differenze di quote come gradoni di sosta, piazzole per il dehors del Bistrot/caffetteria, palco e aiuole verdi. Questa struttura sarà un elemento "costruito" permanente ma facilmente removibile tramite lo smontaggio delle singoli parti. All'interno dei due cortili sono predisposti 2 nuovi elementi: uno per il Bistrot e una per la Didattica. Questi volumi sono idealmente e volontariamente concepiti con materiali e aspetto differente rispetto alle facciate barocche. Sono rialzati da terra, non si intersecano mai con la struttura del palazzo. Sono dei volumi con dimensioni parallelepipede e materiali trasparenti. Vi è l'intenzione di avere la massima luminosità all'interno di essi e di pemettere il massimo rapporto con l'esterno ed il contesto. Nel cortile EST sarà presente il Bistrot. Questo spazio sarà aperto per tutto il giorno, dalla mattina alle ore 7.00 per le colazioni alla sera fino alle 20.00. Per le serate in cui saranno organizzati degli eventi notturni rimarrà aperto anche fino a tarda sera. Oltre alla sua funzione di ristoro, rappresenterà un filtro con la città, faciliterà l'avvicinamento delle persone alla realtà e all'atmosfera del Museo, sarà un luogo che completerà il cortile dove potranno svolgersi degli eventi, concerti e spettacoli teatrali. Nel cortile OVEST invece, verrà posizionata l'Aula Didattica. Noi prefiguriamo l'utilizzo di questo nuovo volume come sala di insegnamento, sala video e conferenze. La quota di pavimento sarà analoga a quella della manica parallela e sarà permesso l'ingresso tramite l'utilizzo di alcune rampe inclinate.